Travelling Amazonia, dell’artista francese Marine Hugonnier, rappresenta l’ultimo capitolo di una trilogia sulle convenzioni della visione iniziata con Ariana (2003) e The Last Tour (2006). 

Il film si interroga sul più grande progetto infrastrutturale, rimasto però incompiuto, della dittatura militare degli anni settanta in Brasile: la Trans-Amazonian Highway, un’enorme autostrada che avrebbe dovuto collegare le due coste del Paese e insieme favorire lo sviluppo dell’industria estrattiva in quelle zone altrimenti inaccessibili. 

Travelling Amazonia è una riflessione sugli ideali pionieristici che questo progetto incarnava a partire da quelle materie prime simbolo di questa colonizzazione del territorio. Il legno, il ferro e la gomma sono utilizzati dall’artista e il suo team per costruire un dolly con il quale riprendere, in un’unica carrellata lineare, quella strada. È dunque attraverso il cinema stesso, con il suo sguardo caratteristico e i suoi elementi specifici, che l’artista esplora il modo in cui le immagini di un paesaggio influenzano l’esperienza che l’osservatore fa di esso, e insieme, come la storia e l’ideologia plasmano la nostra percezione della realtà.