Diamantino
di Gabriel Abrantes, Daniel Schmidt, Brasile, Francia, Portogallo 2018, 92''


Schermo dell'Arte - Archivio Film

 Diamantino 

Gabriel Abrantes, autore del corto A Brief History of Princess X proiettato alla IX edizione dello Schermo dell’Arte, torna con un nuovo film lungo co-diretto con il regista canadese Daniel Schmidth. I due, che avevano già collaborato per A History of Mutual Respect (2010) e Palàcios de Pena (2011) danno vita a una fiction pop, surreale, divertente e a tratti delirante. Il protagonista, un campione di calcio portoghese di nome Diamantino, che ricorda per l’aspetto fisico Cristiano Ronaldo, conclude la sua brillante carriera in disgrazia dopo un rigore sbagliato nella finale dei mondiali. Per reagire a questa crisi, aggravata dalla scomparsa del padre, suo manager, che verrà sostituito in quel ruolo dalle terribili e ciniche sorelle gemelle, e trovare un nuovo scopo alla sua vita, Diamantino si lancia in una movimentata odissea personale che lo porterà a confrontarsi con il nazionalismo, l’immigrazione e la manipolazione genetica. Il film affronta così, non senza un chiaro spirito critico, alcuni dei temi centrali dell’Europa dei nostri giorni, sviluppandosi tra atmosfere contrastanti, a tratti fantasiose e comiche, poi cupe e distopiche. Ma il finale è un messaggio di amore e speranza. 


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