Mnemosyne
di Inas Halabi, 2016, 10'
Courtesia dell’artista. Opera commissionata dalla Young Artist of the Year Award, AM Qattan Foundation

Presentato alla mostra VISIO. Moving Images After Post-Internet (2019)

Il titolo dell’opera si riferisce alla dea greca della memoria, inventrice del linguaggio e delle parole. 
Il punto di partenza del progetto è una cicatrice sulla fronte del nonno dell’artista, causata da un proiettile sparato da un soldato israeliano alla fine degli anni ‘40. Concentrandosi sulle storie del mito e sulla costruzione della memoria, il film riprende individualmente i membri della famiglia mentre raccontano la loro versione di quello stesso evento. Il progetto riflette su come ciascuno di noi assuma il ruolo dello storico quando manca la fonte primaria. “Noi non ricordiamo. Riscriviamo la memoria cosi’ come si scrive la storia” (Chris Marker, Sans Soleil). In questo modo, il ricordo diventa un atto di trasformazione e non di riproduzione. 

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