Video Intervista a Melik Ohanian realizzata in occasione della V edizione dello Schermo dell’arte Film Festival
Firenze, Cinema Odeon, 21 Novembre 2012.

DAYS, I See what I Saw and what I will See è un lavoro realizzato nel 2011 dall’artista franco-armeno Melik Ohanian per la Biennale di Sharjah ed è stato presentato a Firenze in occasione della quinta edizione de Lo schermo dell’arte Film Festival nella sezione Mobiles.

La struttura del film è molto semplice: due video distinti, proiettati sui due lati di una struttura costruita al centro dello spazio di CANGO – Cantieri Goldonetta Firenze – propongo allo spettatore le riprese realizzate in un campo-dormitorio nel deserto alla periferia di Dubai. Da un lato il giorno, dall’altro la notte.
La cinepresa, installata su un sistema di binari lunghi 100 metri, ha ripreso giorno e notte lo spazio che la fronteggiava. Per dodici giorni l’artista ha attraversato le strade del campo: ne ha ripreso gli abitanti e acquisito i ritmi, montando e smontando ogni giorno e ogni notte i cento metri di binari necessari al lavoro.

In quest’intervista realizzata da Radio Papesse e Felpa Video negli spazi di CANGO Melik Ohanian spiega come DAYS, superando i confini tradizionali del film, sia un lavoro in cui lo spettatore stesso diventa schermo e proiettore, in cui spazio e tempo sono distinti e al contempo tempo sovrapposti.
Quello che apparentemente è un continuo piano sequenza è il risultato di un vero e proprio montaggio fisico: esattamente dove finisce un binario comincia il binario, il giorno, la sequenza successiva e lo spettatore – con il suo movimento nello spazio – diventa ‘il montatore’ del film completando le informazioni ottenute da un lato dello schermo con quelle raccolte dal lato opposto.

L’intervista è in inglese.