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Me/My Bullet

di Vanessa Gravenor
2016, 3’22’’
Formato Originale: CGI rendering realizzato da Hiba Ali
Presentato allo Schermo dell’arte Film Festival 2018
Courtesy l’artista
Il 13 novembre 2015 l’artista è stata colpita da un proiettile di Kalashnikov nell’attentato terroristico di Parigi. Sulle note di una versione distorta della canzone di Simon e Garfunkel The Sound of Silence, Gravenor ricollega la ferita subita sul proprio corpo al contesto storico della produzione del proiettile. La diffusione dei proiettili di Kalashnikov può essere collegata alla caduta dell’Unione Sovietica quando i combattenti hanno iniziato a venderli al mercato nero per aumentare le entrate in un momento di crisi economica. Le pallottole di Kalashnikov sono ricomparse in seguito in complotti terroristici, in Medio Oriente, Afghanistan, Iran e Siria.
Vanessa Gravenor (1992, Canada / Stati Uniti / Germania) ha conseguito il suo BA alla Washington University di St. Louis (2014) con una specializzazione in moving images. Dal 2015 si è trasferita a Berlino e nel luglio 2018 ha completato il suo master in Media Arts nella classe di Hito Steyerl all’Universität der Künste Berlin. Ha ricevuto borse di ricerca dall’Office of Undergraduate Research per studiare il movimento per il diritto di morire in Svizzera e la migrazione biopolitica. Dal 2016 la sua ricerca si concentra sul tema del terrorismo e della guerra del terrore. Gravenor ha mostrato il suo lavoro negli Stati Uniti e in tutta Europa, con recenti presentazioni al Kino Babylon, Berlino (2018), al CCA, u-jazdowski castle, AIR laboratory, Varsavia, (2016) e al Museum of Photography, Berlino, (2016). Ha tenuto conferenze alla Salzburg Global Academy (2018) e RIXC Open Fields, Riga (2017). I suoi testi sono stati pubblicati su ArtSlant, Sleek, 032c, EXPO Chicago, Bad at Sports e Blok Magazine.