Celebrato nell’ultimo anno a Milano e Napoli con una serie di mostre e di eventi dedicati alla sua produzione artistica, teatrale e musicale, William Kentridge ha sviluppato tutta la sua ricerca attorno al disegno. Insignito nel 2010 del prestigiso Kyoto Prize, assegnato dalla Inamori Foundation, nei suoi film di animazione in bianco e nero Kentridge ha raccontato l’apartheid in Sudafrica, riflettendo e interrogandosi nel corso di oltre trent’anni di lavoro su temi di natura storica, politica e sociale. Intervistato nel suo studio di Johannesburg, l’artista racconta il suo percorso e la sua poetica mostrandosi nel ruolo di performer, regista e scenografo durante la realizzazione dei suoi progetti più recenti: dal video “Breathe” (2008), alla performance “I Am Not Me, The Horse Is Not Mine” (2008), eseguita dallo stesso Kentridge, fino all’opera teatrale “The Nose” (2010) di Dmitri Shostakovich, ispirata all’omonimo libro di Gogol. Il documentario è stato premiato con il Peabody Award.