Kyiv Frescoes
di Sergei Parajanov, Ucraina 1966, 15'


Schermo dell'Arte - Archivio Film Presentato a Secret Florence VII edizione, 2022 

copia conservata dal Dovzhenko Centre Ucraina di Kiev
Le riprese di questo documentario sulla nascita della capitale ucraina di Kiev nel secondo Dopoguerra  sono state interrotte poiché il progetto venne dichiarato antisovietico. Questo frammento sopravvissuto alla censura dimostra un nuovo linguaggio cinematografico. Il film è costruito attorno ad una serie di frammenti di riprese che vanno a formare un collage unico accompagnato da una densa colonna sonora nella quale melodie pop americane e francesi si alternano a canzoni dell'Armata Rossa e della liturgia ortodossa.

Sergei Parajanov
Nato nel 1924 a Tbilisi, in Georgia, all’epoca parte dell’Unione Sovietica, è noto per il suo stile poetico surrealista e visionario con il quale ha riletto le tradizioni e leggende popolari della sua terra e delle regioni caucasiche. Per le sue critiche esplicite alle autorità sovietiche, le sue opere sono state frutto di forte censura e lui stesso fu più volte incarcerato. Negli anni Settanta trascorse più di cinque anni in una prigione ucraina.
Ampiamente celebrato durante la sua vita dal mondo internazionale del cinema, ha vinto numerosi premi ai maggiori Festival tra i quali Venezia (1988), New York (1988), Rotterdam (1987) e Istanbul (1989). I suoi film sono stati oggetto di numerose retrospettive tra cui quelle del  Museum of Modern Art, dell’Harvard Film Archive, di Mystetskyi Arsenal, del Tbilisi History Museum, dell’Odessa International Film Festival e dell’Arsenal Berlin. La Cineteca di Bologna e The Film Foundation hanno restaurato nel 2014 la sua opera più celebre, Il colore del melograno (1969), che è stata presentata in anteprima al 67° Festival di Cannes (2014).  

 

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