Unseen Skies di Yaara Bou Melhem, 2021

Le prime anticipazioni sul programma

Il Focus della 15ª edizione del Festival è dedicato a Rosa Barba.
Opening night con Insurrection, il film di Andres Serrano sull’assalto a Capitol Hill.
L’arte internazionale incontra il cinema nelle nuove produzioni di Lawrence Abu Hamdan, Giorgio Andreotta Calò, Éric Baudelaire, Pauline Curnier Jardin, Mitra Farahni, Theaster Gates, Assaf Gruber, Jumana Manna, Gerard Ortín Castellvi e Philippe Parreno.
Protagonisti dei film documentari Jesse Krimes, Jean-Michel Basquiat, David Hammons, l’incontro tra Marina Abramović e Ulay, l’architettura di Leonardo Ricci, l’arte aerospaziale di Trevor Paglen e l’indagine tra arte e politica di Juul Hondius.
Nasce il VISIO Production Fund
40.000 euro per produrre nuove opere di giovani artisti 

Lo schermo dell’arte annuncia la sua quindicesima edizione rinnovando l’appuntamento annuale dedicato alla migliore e più recente produzione internazionale di film d’artista e di documentari sull’arte contemporanea. 

Il Festival si svolgerà tra il Cinema La Compagnia di Firenze e altri luoghi della città offrendo un programma di oltre 30 film prodotti tra il 2021 e il 2022, tra cui anteprime internazionali e italiane accompagnate da momenti di incontro in sala, con la partecipazione di oltre 40 artisti, autori e curatori. Anche questa edizione si espanderà online, con una programmazione in streaming su Più Compagnia, in collaborazione con MYmovies (fino al 27 novembre 2022). 

Lo schermo dell’arte compie 15 anni. Siamo felici di festeggiare il prossimo festival annunciando i titoli del programma, il Focus dedicato a Rosa Barba con proiezioni e una installazione, e alcune novità che riguardano la produzione a sostegno della generazione emergente. Al nostro fianco in questo percorso sono le istituzioni pubbliche e la Fondazione CR Firenze che desidero ringraziare per la fiducia sempre rinnovata nei confronti del nostro lavoro. Così come la nostra riconoscenza va ai partner privati che ci sostengono da anni.  
In un momento come questo, Lo schermo dell’arte crede fermamente nel ruolo sociale, collettivo e benefico della cultura.
Silvia Lucchesi, direttrice

Il 15 novembre inaugurerà presso CANGO Cantieri Goldonetta, sede del Centro nazionale di produzione diretto dal coreografo Virgilio Sieni, l’installazione Inside the Outset: Evoking a Space of Passage (2021) di Rosa Barba. L’opera, presentata per la prima volta in Italia, è prodotta da Point Centre for Contemporary Art di Nicosia (Cipro) con il sostegno della III edizione dell’Italian Council. 

L’artista italiana è la protagonista di questa edizione del Focus che Lo schermo dell’arte dedica ogni anno a una figura artistica che si è distinta nell’utilizzo innovativo e sperimentale del linguaggio cinematografico. Nel caso di Rosa Barba, il film è un potente mezzo di espressione per dare vita a sculture cinematografiche che si espandono nella dimensione installativa. La sua ricerca tocca questioni ambientali, politiche e sociali, in una continua esplorazione della relazione tra il paesaggio e l’intervento umano. La rassegna presenterà in sala cinque sue opere realizzate tra il 2010 e il 2021.

Il 17 novembre l’artista terrà una conversazione con Roberta Tenconi, curatrice di Pirelli HangarBicocca, Milano presso l’Aula del Cenacolo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.

 



Oltre a ospitare a Firenze protagonisti dell’arte nazionale e internazionale, Lo schermo dell’arte rilancia il suo impegno a sostegno di una nuova generazione di talenti. Tra le novità della prossima edizione, VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, il progetto a cura di Leonardo Bigazzi dedicato ad artisti under 35 che utilizzano le immagini in movimento arrivato alla sua XI edizione, cambia e sviluppa ulteriormente la sua formula presentando il VISIO Production Fund, un fondo di produzione del valore di 40.000 euro sviluppato in partnership con Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato), Fondazione In Between Art Film (Roma), FRAC Bretagne (Rennes) e Seven Gravity Collection. Una open call, seguita da una residenza rivolta ad artisti italiani e internazionali, porterà alla selezione di quattro nuove opere che saranno prodotte attraverso il VISIO Production Fund e presentate nel 2023 allo Schermo dell’arte.   

L’apertura di questo nuovo percorso sarà accompagnata anche dall’uscita della pubblicazione dedicata ai primi dieci anni di VISIO. Il libro ripercorre la storia del progetto e promuove la ricerca dei 128 artisti che hanno preso parte al programma e alle mostre organizzate tra il 2012 e il 2021. Il volume intende indagare alcuni dei temi fondamentali che animano oggi il dibattito internazionale nel campo delle immagini in movimento attraverso testi commissionati per l’occasione e conversazioni con artisti, curatori, ricercatori, collezionisti e produttori coinvolti in questi anni nel progetto. 

LINE UP

45th Parallel
di Lawrence Abu Hamdan, Regno Unito, 2022, 15’
L’artista giordano pone il tema del rapporto tra libera circolazione e libertà di pensiero attraverso un luogo simbolico: uno dei pochi teatri transfrontalieri al mondo, l’Haskell Free Library and Opera House, al confine tra Stati Uniti e Canada.

A Clay Sermon
di Theaster Gates, Stati Uniti, 2021, 17’
Con questo film l’artista di Chicago svela i significati dell’uso della ceramica nel suo lavoro. Parte di un più ampio progetto presentato alla Whitechapel Gallery di Londra, il film è accompagnato da una colonna sonora realizzata dall’artista con il collettivo The Black Monks. 

A Flower in the Mouth
di Éric Baudelaire, Francia, 2022, 67’
Presentato alla Berlinale 2022, è un film in due atti tra documentario e finzione che parte con le immagini del più grande mercato di fiori del mondo, in Olanda, per arrivare ad un dialogo ambientato in un caffè parigino e ispirato a L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello.

A vendredi, Robinson
di Mitra Farahani, Francia, 2022, 96’
Probabilmente l’ultima apparizione sul grande schermo di Jean-Luc Godard, questo lungometraggio dell’artista iraniana e sua collaboratrice Mitra Farahani è un omaggio al cinema attraverso un dialogo a distanza tra Godard e un altro grande maestro del cinema iraniano, Ebrahim Golestan. 

Adoration (censored version)
di Pauline Curnier Jardin, Italia, 2022, 8’56’’
È stato realizzato in occasione della presentazione del LIAF – Lofoten International Art Festival alla Biennale di Venezia su invito di Francesco Urbano Ragazzi. Un progetto collaborativo dell’artista francese con le detenute della Casa di Reclusione Femminile della Giudecca. 

Agrilogistics
di Gerard Ortín Castellví,
Spagna, Regno Unito, 2022, 21’
Il film analizza le trasformazioni dell’agricoltura industriale contemporanea seguendo la vita di una serra che di giorno si presenta come un set automatizzato e ottimizzato per la produzione, ma di notte accoglie presenze inaspettate.

Art & Krimes by Krimes
di Alysa Nahmias, Stati Uniti, 2021, 84’
La personale storia di riscatto e redenzione dell’artista Jesse Krimes, dagli anni trascorsi in prigione fino ai riconoscimenti del sistema dell’arte internazionale e al suo impegno a sostegno di altri artisti detenuti.  

Back to Basquiat
di Pierre-Paul Puljiz, Francia, 2022, 52’
Un nuovo sguardo sulla vita di Jean-Michel Basquiat attraverso un viaggio alla ricerca dellidentità del leggendario artista afroamericano, prematuramente scomparso, tra le sue origini caraibiche e la scena americana del suo tempo.  

Foragers. Al-Yad Al-Khadra
di Jumana Manna, Palestina, 2022, 65’
Ultimo film dell’artista americana di origine palestinese che mette in rilievo le contraddizioni del conflitto tra le autorità israeliane responsabili delle riserve naturali delle alture del Golan e il popolo palestinese che in quei campi tradizionalmente raccoglie piante commestibili.

 

Ίκαρος (Icarus)
di Giorgio Andreotta Calò, Paesi Bassi, Italia, 2021, 30’ 23”
Primo mediometraggio dell’artista italiano, l’opera parte dal mito di Dedalo e Icaro per mettere in scena un atto simbolico e performativo all’interno dell’ex Padiglione delle Farfalle del Rensenpark di Emmem.

Insurrection
di Andres Serrano, Stati Uniti, 2022, 75’
Esordio cinematografico del celebre artista e fotografo statunitense, che con questo film prodotto da a/political, prosegue la sua esplorazione critica della macchina propagandistica di Trump. In una ricostruzione senza filtri dell’assalto a Capitol Hill, al centro di una commissione di inchiesta di cui si attendono ora i risultati, l’autore combina con un ritmo incalzante riprese dal vivo tratte dai social media e trovate in rete con frammenti di notizie, materiali d’archivio e filmati storici.

La Quinta del sordo 
di Philippe Parreno, 2021, 40’
L’artista francese ha creato un’opera “fantascientifica” e immersiva che fa rivivere la casa dove Goya creò le Pinturas negras. Realizzato in occasione della recente mostra dedicata al pittore spagnolo alla Fondation Beyeler di Basilea, il film simula il suono che permeava gli ambienti della casa, in una sorta di architettura speculativa, ed è accompagnato dall’esecuzione dal vivo di una partitura originale per violoncello.

Marina Abramović & Ulay. No Predicted End
di
Kasper Bech Dyg, Danimarca, 2022, 95′
Lo storico incontro tra Marina Abramović e Ulay, avvenuto a 30 anni dalla fine della loro iconica collaborazione, ripreso poco prima della scomparsa dell’artista tedesco da una troupe del Louisiana Museum of Modern Art. 

Ogni mattina si nasce di nuovo. Vedute poetiche tratte dall’Anonimo del XX secolo di Leonardo Ricci
di Maurizio Sazio, Italia, 2021, 37’
Film che nasce nella cornice delle celebrazioni del Centenario dell’architetto fiorentino Leonardo Ricci per raccontare la sua figura e il suo pensiero.  

The Melt Goes On Forever: The Art and Times of David Hammons
di Harold Crooks e Judd Tully, Stati Uniti, 2022, 100’
Il film ripercorre il percorso del grande artista afroamericano David Hammons, iniziato negli anni ‘60 a Los Angeles come studente di Charles White fino all’arrivo a New York negli anni ’80 e alla fama internazionale.  

To Unveil A Star
di Juul Hondius, Paesi Bassi, 2021, 53’59’’
Il film ruota attorno alla grande scultura in acciaio a forma di stella che dal 1971 si trova davanti al quartier generale della NATO di Bruxelles: un monumento iconico che apre una riflessione sul potere mediatico delle immagini nel determinare la nostra vita collettiva. 

Transient Witness 
di Assaf Gruber, Germania, 2021, 47’
Riflette sui rapporti di potere che regolano il collezionismo e il possesso di opere d’arte, documentandone sia una donazione, quella dell’archivio delle avanguardie del XX secolo di Eugenio Marzona ai Musei Statali di Dresda, che una sottrazione, il furto del Tesoro di Sassonia nella Volta Verde nel castello della città.

Unseen Skies
di Yaara Bou Melhem, Stati Uniti, Australia, 2021, 98’
Il racconto della ricerca di Trevor Paglen: l’artista americano mostra come grazie alla tecnologia l’arte possa spingersi a esplorare la dimensione del cielo e così anche rivelare le strutture di potere e sorveglianza che lo dominano.