Oggi l’esperienza dei visitatori in un museo viene sempre più spesso mediata dagli schermi dei devices in nostro possesso. In questo film, Manuel Correa si sofferma su tali comportamenti intervistando numerosi protagonisti, tra i quali i galleristi Andy Sylvester, Mohammad Salemy, gli artisti Jan Wallace, Julieta Aranda, Antonia Hirsch, il critico Clint Burnham e l’antropologo Wade Davis. Ne risulta una riflessione sui modi in cui la tecnologia sta cambiando la modalità di approccio all’arte, e sulla nascita di un nuovo pubblico virtuale collegato al museo solo tramite Internet: la delocalizzazione dell’arte mediante la rete comporta per l’utente il raggiungimento di una sorta di stadio di libertà. Viene tuttavia a mancare il valore dell’esperienza ‘offline’, l’esperienza diretta avvertita con tutto il corpo e svincolata dall’inespressività dello schermo. Se tutto può essere vissuto on-line qual è l’attuale significato del progetto espositivo del museo? Esisterà un nuovo ruolo di gallerie e musei?