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Capital

di Basma al-Sharif
Egitto, Italia, Germania, 2023, 17’
Presentato alla 16° edizione dello Schermo dell’arte, 2023
Sceneggiatura e montaggio: Basma al-Sharif
Fotografia: Simon Veroneg, Davide Artusi
Crediti: courtesy of the Artist and Imane Farès Galerie
Suono: Federico Chiari, Rabea Sliman
Co-commissione: The Ruttenberg Contemporary Photography Series
vo: italiano, arabo, francese st: inglese, italiano
Qual è il legame tra i cosiddetti film dei “telefoni bianchi”, precursori del cinema di propaganda mussoliniana e la costruzione di nuove città in Egitto? Per rispondere a questa domanda l’artista palestinese Basma al-Sharif compone un film satirico, fin’anche grottesco, non privo di riferimenti a geografie e storie politiche. Una donna alla cornetta di un telefono bianco si eccita ascoltando una voce maschile seducentemente standard, che promuove nuovi appartamenti da acquistare e un ventriloquo, interpretato dall’artista Diego Marcon, racconta delle freddure. A queste scene si alternano immagini di spot pubblicitari per complessi residenziali di lusso. La capitale che dà il titolo al film si riferisce al colossale progetto di una nuova capitale egiziana pianificata fin dagli anni ’70.
Basma al-Sharif (Kuwait, 1983 vive e lavora a Berlino) artista e regista di origini palestinesi, le sue opere sono state esposte in mostre internazionali: Biennale di Kochi-Muziris, Institute of Chicago; MoMA New York; CCA Glasgow; Whitney Biennial, New Museum, New York; Berlin Documentary Forum; Sharjah Biennial; Manifesta 8, Murcia. I suoi film sono stati proiettati in festival internazionali come: Locarno, Berlinale, FID Marseille, Media City Film Festival.
Filmografia selezionata
2017 Ouroboros; 2016 Trompe l’Oeil 2015 Renée’s Room; A Field Guide to the Ferns 2014 High Noon; O, Persecuted; Deep Sleep; Untitled (Lyndsay Bloom) 2013 Home Movies Gaz
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