Arte torna arte. Sei film intorno ad una mostra

Sei film intorno a una mostra è un programma di film, a cura dello Schermo dell’arte Film Festival, organizzato nell’ambito degli eventi collaterali della mostra Arte torna arte, che raccoglie oltre quaranta opere di trentadue artisti contemporanei nelle storiche della Galleria dell’Accademia di Firenze (8 maggio – 4 novembre 2012).

INFORMAZIONI

23 – 25 Maggio 2012
Odeon Firenze, Piazza Strozzi
dalle ore 21.00

promosso dalla Galleria dell’Accademia
a cura dello Schermo dell’arte Film Festival
in collaborazione con Odeon Firenze

INGRESSO LIBERO
Tutti i film sono in versione originale sottotitolati in italiano

info@schermodellarte.org
www.odeon.intoscana.it

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Programma

23 Maggio

ore 21.00
introduzione

ore 21.30
I corvi da Sogni
di Akira Kurosawa, 1990, 12’

Quinto degli otto episodi del film Sogni, ne I corvi un giovane pittore (alter ego del regista) si trova d’incanto a vivere in uno dei quadri di Vincent Van Gogh alla ricerca del grande maestro. Vaga camminando dentro i paesaggi stessi dipinti dal maestro olandese, straordinario effetto speciale ottenuto grazie all’utilizzo della tecnologia digitale, fino a scorgerlo (interpretato da Martin Scorsese) in un sentiero di un campo di grano. Si ode un colpo di pistola. Dal campo uno stormo di corvi neri vola via spaventato. Tornato alla realtà, il protagonista si ritrova nella stanza di un museo davanti al Campo di grano con corvi sotto un cielo tempestoso, l’ultimo quadro dipinto da Van Gogh prima di morire suicida.

ore 21.45
Il ventre dell’architetto
di Peter Greenaway, 1987, 118’

L’architetto americano Stourley Kracklite arriva a Roma accompagnato dalla giovane moglie incinta, per organizzare una mostra dedicata all’architetto Etienne Louis Boullée, di cui è un esperto conoscitore. Alcuni edifici simbolo di Roma quali il Pantheon, la Villa Adriana di Tivoli e il monumento a Vittorio Emanuele II insieme ai progetti utopici rimasti incompiuti di Boullé fanno da sfondo alla parabola discendente del protagonista ossessionato dalla malattia terminale che lo ha colto al ventre.

24 Maggio

ore 21.00
Arca Russa
di Alexander Sokurov, 2001, 96’

La telecamera guida lo spettatore in un viaggio nel tempo e nell’arte nel Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo. Ad accompagnarla è un diplomatico francese dell’Ottocento. Straordinaria impresa produttiva (4.500 tra attori e comparse, 3 orchestre, 22 assistenti alla regia, 50 elettricisti) il film è un unico piano sequenza girato in digitale. Tra saloni, corridoi e stanze del palazzo, i due visitatori incontrano i personaggi che lo hanno abitato, Pietro il Grande, Caterina II, l’ultimo Romanov Nicola II, fino ai turisti dei giorni nostri.

 

 ore 22.45
Jan Fabre au Louvre
di Wannes Peremans, 2008, 48’

Nel 2008, per la prima volta nella sua storia, il museo del Louvre si confronta con l’arte contemporanea. Il film segue l’artista belga Jan Fabre nelle fasi preparatorie della mostra L’ange de la métamorphose, allestita nelle sale dedicate alla pittura della Scuola nordica. Sguardo incisivo e penetrante sulle modalità del lavoro dell’artista, il documentario e al tempo stesso un viaggio dietro le quinte di uno dei musei più importanti del mondo.

25 Maggio

ore 21.00
Francis Bacon. The Brutality of Fact
di Michael Blackwood, 1985, 75’

Dal suo studio di Chelsea, Francis Bacon risponde alle domande dell’amico e critico d’arte David Sylvester. Il film è il frutto della registrazione di quell’incontro straordinario che, avvenuto nell’arco di soli tre giorni, rimane come grande documento della visione artistica di uno dei più importanti maestri dell’arte della seconda metà del XX secolo.

ore 22.30
Seven Easy Pieces by Marina Abramović
di Babette Mangolte, 2007, 93’

Nel 2005, al Guggenheim Museum di New York, Marina Abramović ha riproposto cinque storiche performance di celebri artisti quali Bruce Nauman, Vito Acconci, Valie Export, Gina Pane e Joseh Beuys, e due sue, Lips of Thomas e Entering the Other Side. Per una settimana, ogni giorno per sette ore, l’artista riviveva e faceva rivivere al pubblico eventi di cui abbiamo solo parziale documentazione. La cinepresa di Babette Mangolte segue l’artista in questa straordinaria impresa con uno sguardo che ne esalta la forte e fiera fisicità.

Video PLAYER

Programma di film a cura dello Schermo dell’arte dedicati agli artisti presenti nella mostra “The Player. Viaggio nelle passioni contemporanee”. Opere dalla collezione Sandra e Giancarlo Bonollo, Museo Marino Marini.

INFORMAZIONI

20 e 21 febbraio / 14, 20, 21 marzo 2013
Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze

– Dalle ore 21.00: ingresso libero fino ad esaurimento posti
– Dalle 20:00 alle 21:00: sarà visitabile gratuitamente la mostra

 

Giovedì 21 Marzo

Rineke Dijkstra
di Branka Bogdanov, Stati Uniti, 2001, 10’
Lingua: inglese, olandese; sottotitoli: inglese

Il cortometraggio segue l’artista olandese Rineke Dijkstra nel suo studio per svelarci il pensiero alla base delle sue serie fotografiche che hanno come protagonisti adolescenti, famiglie e donne ritratte a poche ore dal parto. Oggettività e rigore formale sono la caratteristiche principali di questi suoi scatti. Tuttavia, specie nelle pose degli adolescenti, ciò che emerge è il loro senso di disagio, di attesa e di difficoltà a definire il proprio ruolo.

Mona Hatoum
di John Wyver, Regno Unito, 2001, 26′
Lingua: inglese

L’artista libanese Mona Hatoum ha realizzato nel 2002 tre nuove opere per l’inaugurazione della Tate Britain. Esposte con il titolo The Entire World as a Foreign Land, questi nuovi lavori dimostrano il suo interesse per il tema della relazione tra identità individuale e la nozione di identità culturale, e più in generale, il senso di appartenenza.

Programma

Mercoledì 20 Febbraio

Our Hobby is Depeche Mode
di Jeremy Deller e Nick Abrahams, Regno Unito, 2007, 72′
Lingua: inglese, russo, tedesco; sottotitoli: inglese

In questo film Jeremy Deller, artista vincitore del Turner Prize nel 2004, e il regista Nick Abrahams raccontano il fanatismo che dagli anni Ottanta ha accompagnato la carriera del gruppo inglese dei Depeche Mode. Con le storie e le voci dei fan di tutto il mondo, Our Hobby is Depeche Mode svela storie straordinarie di fede e devozione, dalla Russia dove il “Dave Day” dedicato al cantante Dave Gahan è diventata festa nazionale, agli Stati Uniti, dalla Romania all’Inghilterra e alla Germania.

Giovedì 21 Febbraio

Film (Tacita Dean)
di Zara Hayes, Regno Unito, 11′
Lingua: inglese

Realizzato in occasione della commissione a Tacita Dean per la Turbine Hall della Tate Modern del 2011, Film è un breve documentario che introduce la poetica dell’artista e l’evoluzione del suo progetto. Prima della serie Unilever dedicata al cinema, l’installazione è un poema visivo in 35mm dedicato alle specificità del medium analogico.

Giovedì 21 febbraio

Damiàn Ortega: Do It Yourself
di Branka Bogdanov, Stati Uniti, 2009, 20′
Lingua: inglese, spagnolo; sottotitoli: inglese

Damiàn Ortega è uno degli artisti più significativi della nuova generazione messicana insieme a Gabriel Orozco. Noto per smontare oggetti di uso comune, quali il celebre Maggiolino Volkswagen, e rimontarli insieme, l’artista esplora in modo giocoso e immaginativo le parti costitutive di un’automobile, di un corpo, di un’abitazione o di un sistema economico. Do It Yourself presenta interviste con l’artista insieme a riprese del suo studio a Città del Messico e a Berlino, e immagini della collaborazione con un artigiano toscano per la produzione di alcune sculture in vetro soffiato.

Marepe
di Marco Del Fiol, Brasile, 2006, 22′
Lingua: portoghese; sottotitoli: inglese

Primo artista brasiliano ad avere una mostra personale al Centre Pompidou, Marepe nasce nel 1970 a Santo Antônio de Jesus nella regione del Recôncavo Baiano. La sua ricerca si basa sull’elaborazione delle tradizioni locali, della storia e degli oggetti d’uso quotidiano del suo paese per dare vita a sculture capaci di mettere in discussione lo status istituzionale dell’opera d’arte e al tempo stesso di investire questi oggetti di uso comune di una valenza quasi spirituale.

Meeting with Olafur Eliasson
di Marco Del Fiol, Brasile, 2011, 27′
Lingua: inglese

L’artista danese-islandese Olafur Eliasson, per la sua prima personale in America Latina, ha presentato alcuni nuovi lavori site-specific direttamente ispirati alle suggestioni della città brasiliana di Saõ Paolo. Nel film la genesi di queste opere, che invitano il pubblico a sperimentare con la percezione dei colori e con l’orientamento spaziale, è raccontata dalle parole dello stesso artista mentre assistiamo alla realizzazione della mostra.

Giovedì 14 Marzo

Open Field (Gabriel Orozco)
di Juan Carlos Martìn, Messico, Stati Uniti, Francia, Inghilterra, 2012, 75′
Lingua: inglese, spagnolo, francese; sottotitoli: inglese; spagnolo

Il regista Juan Carlos Martìn ha seguito per quasi 12 anni l’artista messicano Gabriel Orozco. Concentrandosi sul periodo in cui è avvenuto il suo consolidamento come figura chiave del panorama artistico internazionale, il film è un collage cinematografico fatto di interviste con artisti e curatori, di sequenze che registrano lo sviluppo del suo lavoro e di altri momenti in cui la camera entra in relazione diretta con alcuni dei suoi lavori più straordinari.

 

Mercoledì 20 Marzo

Urs Fischer
di Iwan Schumacher, Svizzera, 2010, 98′
Lingua: inglese, svizzero tedesco; sottotitoli: inglese, italiano

Realizzato in occasione della prima mostra americana di Urs Fischer presso il New Museum di New York, il documentario ricostruisce il percorso creativo di uno degli artisti più interessanti del panorama contemporaneo. Le immagini della preparazione dell’evento americano, che Fischer ha orchestrato come un’opera d’arte globale, si intrecciano a quelle di mostre precedenti allestite a Venezia, Londra, Sydney, Zurigo e Shanghai, e a dialoghi con l’artista stesso, con i suoi collaboratori e con Massimiliano Gioni, curatore del museo.

 

Giovedì 21 Marzo

Rineke Dijkstra
di Branka Bogdanov, Stati Uniti, 2001, 10’
Lingua: inglese, olandese; sottotitoli: inglese

Il cortometraggio segue l’artista olandese Rineke Dijkstra nel suo studio per svelarci il pensiero alla base delle sue serie fotografiche che hanno come protagonisti adolescenti, famiglie e donne ritratte a poche ore dal parto. Oggettività e rigore formale sono la caratteristiche principali di questi suoi scatti. Tuttavia, specie nelle pose degli adolescenti, ciò che emerge è il loro senso di disagio, di attesa e di difficoltà a definire il proprio ruolo.

Mona Hatoum
di John Wyver, Regno Unito, 2001, 26′
Lingua: inglese

L’artista libanese Mona Hatoum ha realizzato nel 2002 tre nuove opere per l’inaugurazione della Tate Britain. Esposte con il titolo The Entire World as a Foreign Land, questi nuovi lavori dimostrano il suo interesse per il tema della relazione tra identità individuale e la nozione di identità culturale, e più in generale, il senso di appartenenza.

 

 

Two Melons and Stinking Fish (Sarah Lucas)
di Vanessa Engle, Regno Unito, 1996, 49′
Lingua: inglese

Girato con una piccola videocamera portatile, Two Melons and Stinking Fish è un intimo ritratto dell’artista Sarah Lucas, una delle figure preminenti della Young British Art, degli inizi degli anni Novanta. Il film, che include anche interviste a Jay Joplin, Barbara Gladstone, Tracey Emin, Angus Fairhurst, Gary Hume e Damien Hirst, restituisce lo stile di vita e l’approccio apparentemente spontaneo che contraddistingue il lavoro dell’artista.